Qualifica caotica e dal sapore dolceamaro al GP di Miami per la Scuderia Ferrari. Carlos Sainz scatterà infatti terzo – migliore posizione sulla griglia di partenza di questo inizio di 2023 – mentre Charles Leclerc dovrà schierarsi in quarta fila, sulla settima piazzola, dopo essere finito contro le barriere in curva 7 nel corso del suo secondo tentativo in Q3. Proprio il monegasco, che aveva mostrato di potersi giocare la pole position al pari del compagno di squadra, ha involontariamente ridotto per tutti il Q3 ad un unico tentativo.
Q3. Carlos e Charles non hanno avuto difficoltà ad accedere all’ultima fase per la quale la squadra ha messo a disposizione di entrambi due treni nuovi di gomme Soft. Al primo tentativo il monegasco è stato velocissimo per due terzi di giro, ma ha toccato il muro in curva 16, chiudendo il giro con un modesto 1’27”861. Carlos invece, pur non totalmente soddisfatto della propria prestazione, ha staccato un buon 1’27”349 valido per la terza posizione provvisoria alle spalle di Sergio Perez e Fernando Alonso. Ogni pilota a quel punto è rientrato al box per sostituire le gomme e rilanciarsi, primo di tutti proprio Charles, che in curva 7 è però uscito di pista finendo contro le barriere – rimanendo illeso ma danneggiando l’angolo posteriore destro della sua SF-23 – e innescando la bandiera rossa a meno di cento secondi dal termine. La sessione non è ripresa e le posizioni sono rimaste congelate, con Carlos terzo, Charles settimo e Verstappen nono, a sua volta vittima di un errore che gli ha impedito di far segnare un tempo utile.
Tante variabili. La corsa di domani si arricchisce dunque di variabili che promettono grande spettacolo. Carlos cercherà di portare a casa il primo podio della sua stagione, mentre Charles sarà chiamato a rimontare da dietro, in compagnia degli avversari di sempre, Verstappen, ma anche Lewis Hamilton (13°) e George Russell, che scatterà sesto davanti al monegasco. Non si escludono nemmeno condizioni meteo mutevoli, con temporali che potrebbero colpire il circuito rendendo ancora più insidiose le condizioni dell’asfalto del Miami International Autodrome.