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    La novità della Sprint Qualifying incontra la tradizione a Silverstone

    Innovation and tradition come together at the tenth round of the season, the British Grand Prix.

    Maranello 14 luglio 2021

    Innovazione e tradizione si incontrano per il decimo appuntamento della stagione, il Gran Premio di Gran Bretagna. Si gareggia infatti a Silverstone, uno dei santuari della Formula 1, la pista che ha tenuto a battesimo la gara inaugurale del campionato del mondo, il 13 maggio del 1950. È però proprio qui che questo weekend si sperimenterà per la prima volta il nuovo formato della Sprint Qualifying, voluto per arricchire il menù del fine settimana e provare a regalare agli appassionati ancora più spettacolo.

    Il weekend. Piloti e squadre sono dunque attesi da un programma differente dal solito. Al posto delle due ore di prove libere del venerdì ce ne sarà una sola, alle 14.30 locali (15.30 CET), seguita alle 18 (19 CET) dalle qualifiche che definiranno la griglia di partenza della Sprint Qualifying. Sabato alle 12 (13 CET) si scenderà in pista per la seconda ora di libere, mentre alle 16.30 (17.30 CET) prenderà il via la corsa da 100 km – senza cambio gomme obbligatorio e con scelta libera di mescola – il cui risultato assegnerà la pole position e le altre posizioni dello schieramento per il via del Gran Premio, fissato per le ore 15 di domenica (16 CET) con 52 giri da percorrere pari a 306,198 km. Ai primi tre classificati saranno anche assegnati punti. Questo format è previsto per due ulteriori appuntamenti in questa stagione: un altro dei classici del calendario, il Gran Premio d’Italia a Monza, e la gara di Interlagos, in Brasile.

    Gomme. Un’altra novità della gara di Silverstone riguarda la Pirelli: il fornitore unico di pneumatici porterà infatti le gomme di nuova costruzione testate nelle prove libere della scorsa gara in Austria. Le mescole sono invariate – in Gran Bretagna sono a disposizione dei team la C1, la C2 e la C3 – ma la struttura della carcassa è ora più rigida sul posteriore.

    Circuito storico. L’impianto di Silverstone è uno dei fiori all’occhiello del motorsport britannico: ricavato dalle strade perimetrali di un aeroporto militare, negli ultimi trent’anni il circuito è cambiato parecchio senza però perdere la sua natura, caratterizzata da alcune tra le curve da alta velocità più amate dai piloti. Oggi misura 5.891 metri e dal punto di vista aerodinamico è diventato un tracciato da medio carico sul quale occorre trazione per i tratti misti e velocità sui rettilinei e nei curvoni. Il motore viaggia a pieno carico per oltre il 70% del tempo sul giro, mentre le zone DRS sono due: nel rettilineo tra le curve 5 e 6 e sull’Hangar Straight, subito dopo la famosissima sequenza di cambi di direzione imposta dalle curve Maggots, Becketts e Chapel.  


    Ferrari Stats

    GP disputati 1.017

    Stagioni in F1 72

    Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)

    Vittorie 238 (23,40%)

    Pole position 230 (22,61%)

    Giri più veloci 254 (24,97%)

    Podi totali 774 (25,37%)  


    Ferrari Stats GP di Gran Bretagna

    GP disputati 67

    Debutto 1951 (J.F. González 1°; L. Villoresi 3°; A. Ascari rit.; P. Whitehead 9°)

    Vittorie 17 (25,37%)

    Pole position 15 (22,39%)

    Giri più veloci 21 (31,34%)

    Podi totali 57 (33,33%)    

    Gran Premio di Gran Bretagna: numeri e curiosità 

    2. I Gran Premi da sempre presenti nel calendario del campionato del mondo di Formula 1: quello di Gran Bretagna e quello d’Italia. La prima gara del Mondiale si svolse proprio a Silverstone il 13 maggio del 1950 e venne vinta da Giuseppe Farina su Alfa Romeo, mentre l’anno seguente arrivò il primo successo della Scuderia Ferrari con José Froilán González sulla 375 F1. La corsa si è disputata a Silverstone in 54 occasioni; in dodici si è gareggiato a Brands Hatch e in cinque ad Aintree.

    7. I piloti autori a pari merito del giro più veloce della corsa nel Gran Premio di Gran Bretagna 1954. Il cronometro disponeva solamente dei decimi di secondo e a far segnare il tempo di 1’50”0 furono i ferraristi José Froilàn Gonzalez – che vinse anche la corsa – e Mike Hawthorn; i piloti della Maserati, Alberto Ascari, Onofre Marimòn e Stirling Moss; quello della Mercedes, Juan Manuel Fangio e Jean Behra con la Gordini. A ciascuno di loro andò un settimo del punto che spettava a chi otteneva la miglior prestazione in gara, circa 14 centesimi...

    8. La posizione più arretrata dalla quale si è vinto il Gran Premio di Gran Bretagna. A riuscire nell’impresa fu Carlos Reutemann – scomparso esattamente una settimana fa – al volante della Ferrari 312 T3 in un’edizione disputata a Brands Hatch. Per quanto riguarda Silverstone la rimonta migliore la mise a segno Emerson Fittipaldi nel 1975 quando scattò con la McLaren dalla settima posizione. Tra i recuperi terminati sul podio risulta imbattibile quello del 1954, quando Onofre Marimòn giunse terzo dopo essere partito 28° con la Maserati.

    1907. L’anno di inaugurazione del primo impianto permanente per competizioni motoristiche. Il 17 giugno vicino a Weybridge, nel Surrey, aprì ufficialmente i battenti il Brooklands Motor Circuit, disegnato e voluto dall’imprenditore Hugh Locke King. Aveva una forma ovale, con una particolarità: il rettilineo dei box era utilizzato solo per la partenza e l'arrivo – oltre che per i pit stop – mentre durante le gare i concorrenti non vi transitavano ma svoltavano a destra all'altezza del bivio “The Fork” percorrendo così la sola curva destrorsa del circuito che immetteva nella parabolica inclinata a 30° denominata Home Banking.

    31000. I piloti attivi nel Regno Unito, considerando tutte le competizioni, dal karting a quelle per vetture d’epoca. Si tratta di un record mondiale. La Gran Bretagna ha anche il primato mondiale per numero di team con sede nel Paese.  


    Questa settimana nella nostra storia

    14/7. Nel 1951, a Silverstone, la Scuderia Ferrari conquista la prima delle sue 238 vittorie in Formula 1. A portarla in dote José Froilán González con la 375 F1. Così Enzo Ferrari ricordò quel momento nel suo libro "Ferrari80". “Quando González, su una Ferrari, per la prima volta nella storia dei nostri confronti diretti, si lasciò alle spalle la 159 e l’intera squadra Alfa Romeo, io piansi di gioia, ma mescolai alle lacrime di entusiasmo anche lacrime di dolore, perché quel giorno pensai: io ho ucciso mia madre”. La madre era proprio l’Alfa Romeo, di cui Ferrari era stato collaudatore, pilota e responsabile del reparto corse.

    15/7. Nel 2006 Michael Schumacher, al Gran Premio di Francia sulla pista di Magny-Cours, conquista la pole position numero 58 con la Scuderia Ferrari, per la quale si tratta della 183ª. Per il sette volte campione del mondo è la 68ª e ultima partenza al palo della carriera. Il tedesco il giorno dopo vincerà la corsa.

    16/7. Nel 2012 vengono celebrati a Valdagno, in provincia di Vicenza, i funerali di Gianni, detto “Giannino”, Marzotto, morto due giorni prima a Padova. Soprannominato “il Conte volante”, Marzotto ha vinto diverse corse di durata a ruote coperte. Con la Scuderia Ferrari da ricordare soprattutto il successo nella Mille Miglia del 1950 insieme a Marco Crosara su una 195 S Berlinetta Touring. Marzotto gareggiò anche in monoposto, giungendo terzo nel Gran Premio di Roma di Formula 2 al volante di una 166 F2 nel 1951. In quello stesso anno avrebbe dovuto anche debuttare nel Mondiale di Formula 1, al Gran Premio d’Italia, su una 375 F1. L’esordio saltò anche a causa di alcuni impegni di lavoro. Marzotto, infatti, prima che pilota era un industriale tessile e – viene da dire non a caso – era solito gareggiare in giacca, camicia e cravatta…

    17/7. Nel 2011, ben tre anni prima del debutto della Formula 1 a Sochi, la Scuderia Ferrari porta una delle sue monoposto in Russia per un’esibizione nell’ambito dell’evento denominato Moscow City Racing. A guidare la F10 del 2010 è Giancarlo Fisichella che si esibisce per alcuni giri del circuito cittadino mandando in visibilio gli appassionati russi con partenze brucianti, i tradizionali burn out – noti in gergo americano come donuts – e alcuni velocissimi pit stop insieme ai meccanici di Maranello.

    18/7. Nel 2015 si spegne nella sua Nizza, dopo una battaglia per la vita durata oltre nove mesi, il pilota venticinquenne della Ferrari Driver Academy, Jules Bianchi. Figlio e nipote d’arte, Jules è stato il primo allievo della FDA e dal 2013 era in Formula 1, al volante della Marussia, a maturare esperienza. Il 5 ottobre 2014, nel corso del Gran Premio del Giappone, sotto una pioggia battente Bianchi perse aderenza, uscì di pista a forte velocità e andò a impattare contro una autogru che stava rimuovendo la Sauber di Adrian Sutil, finito fuori pista a sua volta. Le sue condizioni risultarono subito disperate e Bianchi non riprese mai più conoscenza. Spostato dal Giappone a Nizza a novembre, Jules si spense alle 2.45 di quel 18 luglio.