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    Ritorno a Le Castellet

    The Formula 1 World Championship is back on track this weekend at Le Castellet’s Paul Ricard Circuit in the shape of the seventh round of the season, the French Grand Prix.

    Maranello 16 giugno 2021

    Il Mondiale di Formula 1 torna in pista questo fine settimana al Circuit Paul Ricard di Le Castellet. La settima gara stagionale è dunque il Gran Premio di Francia, una delle corse con più tradizione nella storia della categoria, anche se l’anno scorso non è stata disputata a causa della pandemia di Covid-19. Nel 2021, invece, ci sarà anche il pubblico sugli spalti dato che l’accesso è consentito ogni giorno a 15.000 persone in possesso di tampone negativo, vaccinate o guarite dal Covid-19.

    Unico nel suo genere. Il Paul Ricard a fine anni Novanta era stato trasformato in una struttura riservata ai test e per questo ha alcune caratteristiche peculiari: vanta infatti ben 167 possibili configurazioni, ma è anche dotato di un impianto per bagnare la versione corta del tracciato, lunga poco meno di 4 km. Le vie di fuga, infine, sono pavimentate con un misto di asfalto e tungsteno, una miscela che garantisce un altissimo grip e rallenta le vetture in caso di perdita di controllo da parte del pilota.

    I tre settori. La configurazione adottata dalla Formula 1 a partire dal 2018 – anno in cui il Gran Premio è tornato in calendario dopo un’assenza di dieci anni  – prevede 5.842 metri di lunghezza e 15 curve. Il primo settore è quello più veloce e offre le maggiori opportunità di sorpasso, in particolare subito dopo la linea di partenza, alla staccata di curva 1 e all’ingresso della 3. Grande potenza e prestazioni del motore sono invece richieste nel secondo settore dove il rettilineo del Mistral e le curve 8 e 9 portano al limite le monoposto. Nel terzo tratto torna a pesare l’aerodinamica: subito dopo la curva di Signes, una delle più veloci e suggestive del campionato, si arriva alla zona mista dove l’alternarsi di sezioni lente e veloci esalta la trazione. Due le zone DRS: sul rettilineo principale e tra le curve 7 e 8, nella prima parte del rettifilo del Mistral.

    Programma. Le monoposto scenderanno in pista per la prima volta il venerdì, per le consuete due ore di prove libere previste alle 11.30 CET e alle 15. Le qualifiche saranno sabato alle 15, precedute alle 12 dall’ultima sessione di libere. Il 61° Gran Premio di Francia valido per il Mondiale prenderà il via alle 15 di domenica. Da percorrere ci sono 53 giri pari a 309,69 km.


    Ferrari Stats

    GP disputati 1014

    Stagioni in F1 72

    Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)

    Vittorie 238 (23,47%)

    Pole position 230 (22,68%)

    Giri più veloci 254 (25,05%)

    Podi totali 774 (25,44%)


    Ferrari Stats GP di Francia

    GP disputati 59

    Debutto 1950 (P. Whitehead 3°)

    Vittorie 17 (28,81)

    Pole position 17 (28,81%)

    Giri più veloci 15 (25,42%)

    Podi totali 50 (28,25%)

    Gran Premio di Francia: numeri e curiosità 

    5. La posizione più arretrata sulla griglia di partenza dalla quale si è vinto al Paul Ricard. È successo due volte: nel 1973 con Ronnie Peterson e nel 1985 con Nelson Piquet. Due i piloti capaci di imporsi dalla quarta piazza al via: Alan Jones nel 1980 e Alain Prost nel 1990 quando, al volante della Ferrari F1-90, conquistò la vittoria numero 100 della Scuderia Ferrari in Formula 1. Per quanto riguarda le rimonte terminate sul podio, il primato spetta ad Emerson Fittipaldi, terzo nell’edizione inaugurale del 1971 dopo essere partito dal 17° posto sulla griglia. 

    7. I circuiti che hanno ospitato il Gran Premio di Francia. Il primato per numero di edizioni spetta a Magny-Cours che è stata sede della corsa ininterrottamente per 19 anni, dal 1991 al 2008; segue il Paul Ricard con 16 edizioni, mentre Reims ne ha ospitate undici. Le altre quattro piste sono Dijon-Prenois (5 edizioni), Rouen (5), Clermont-Ferrand (4) e Le Mans, luogo iconico delle competizioni Endurance ma poco significativo per la Formula 1 che qui ha disputato un’unica corsa, nel 1967. Per di più, non si gareggiò sul circuito cittadino da 13,6 km bensì lungo i 4.442 metri del Circuit Bugatti, l’impianto permanente della Sarthe, ormai da anni sede del GP di Francia di MotoGP.

    11. I piloti francesi che hanno corso con una Ferrari in Formula 1. Il più vincente è stato Alain Prost, che nella stagione 1990 conquistò cinque successi arrivando a giocarsi il titolo con Ayrton Senna fino al penultimo appuntamento in Giappone. Con tre affermazioni troviamo René Arnoux, che fu grande protagonista nel 1983, quando la Ferrari si aggiudicò il titolo Costruttori. Il pilota della Val d’Isere tenne aperto anche il Mondiale Piloti fino all’ultima corsa ma non riuscì a conquistare il titolo. Patrick Tambay e Didier Pironi vantano entrambi due vittorie tra il 1982 e il 1983, mentre un’unica affermazione ha caratterizzato la carriera di Jean Alesi che si impose in Canada nel 1995 nel giorno del suo 31° compleanno a bordo della 412 T2. Il primo francese a vincere un Gran Premio al volante di una Ferrari è stato invece Maurice Trintignant che si impose a Monaco nel 1955 in una gara a eliminazione, sfruttando al meglio le doti di affidabilità della sua 625 F1. Gli altri transalpini ad aver corso per Maranello sono stati: Robert Manzon (5 GP e 4 punti); Raymond Sommer (2 GP, 3 punti); Jean Behra (3 GP, 2 punti), Louis Rosier (15 GP) e Jean Simon (1 GP). I piloti francesi che hanno disputato almeno un GP di Formula 1 sono 73.

    59 anni e 349 giorni. Il tempo trascorso dalla vittoria di Giancarlo Baghetti nel Gran Premio di Francia 1961 a Reims, la sua gara d’esordio in Formula 1. Il pilota italiano, che aveva stupito vincendo con la Ferrari 156 F1 iscritta dalla FISA (Federazione Italiana Scuderia Automobilistiche) nelle gare non valide per il campionato del mondo di Siracusa e Napoli, il 2 luglio 1961 fu straordinario protagonista battendo le Porsche di Dan Gurney e Joakim Bonnier e andando a stabilire un primato che resta ancora oggi imbattuto. Nessun pilota è mai più riuscito a vincere al debutto in Formula 1. 

    115. Gli anni trascorsi dal primo Gran Premio di Francia, organizzato il 26 e 27 giugno 1906 a Le Mans. A vincerlo fu l’ungherese Ferenc Szisz su una Renault AK. L’Italia si impose nella seconda edizione, disputata a Dieppe, grazie a Felice Nazzaro su FIAT. Per decenni quella organizzata dall’Automobile Club de France fu considerata la corsa più prestigiosa del mondo. Nel 1934 il primo trionfo in questa gara della Scuderia Ferrari, grazie al monegasco Louis Chiron su un’Alfa Romeo. Il Gran Premio di Francia era ovviamente inserito anche nel calendario del primo Mondiale di Formula 1, che prese il via nel 1950.


    Questa settimana nella nostra storia

    16/6. Nel 2010 si tiene la cerimonia di intitolazione a Enzo Ferrari della facoltà di Ingegneria di Modena, come tributo all’impegno profuso dal fondatore della casa del Cavallino Rampante alla nascita della facoltà nell’Ateneo della città. 

    17/6. Un ospite d’onore saluta i clienti protagonisti del “Ferrari 275 Tour” che si svolge sulle strade d’Italia nel 2004. Si tratta di John Surtees, campione del mondo di Formula 1 con la Scuderia nel 1964. L’ex pilota inglese raggiunge la carovana al castello di Querceto, vicino a Firenze, e incontra i 53 equipaggi iscritti all’evento. Dopotutto lui stesso aveva avuto a disposizione una 275 durante il suo periodo da pilota della Scuderia Ferrari ricordandola come “una delle auto stradali più emozionanti guidate nella mia vita”. 

    18/6. All’alba di un anno fa Maranello veniva svegliata da un canto molto speciale: era Charles Leclerc con la SF1000 che, a tre mesi e mezzo dall’ultima giornata di test sulla pista di Barcellona, riapriva simbolicamente la stagione di Formula 1 dopo la lunga sosta dovuta alla pandemia. Il monegasco partiva dall’Officina Classiche, nel cuore dello stabilimento storico di Maranello, dove un tempo anche il reparto corse aveva la propria sede, attraversava via Abetone Inferiore, transitava davanti alla Gestione Sportiva, in via Enzo Ferrari 27, sfilava poi di fronte al Museo Ferrari, altra meta fondamentale degli appassionati, e terminava la propria corsa all’interno della Pista di Fiorano. Due settimane più tardi la stagione 2020 avrebbe finalmente preso il via in Austria, nel primo weekend di luglio. 

    19/6. Nel 2007 il pilota Eugenio Molinari stabilisce due nuovi record mondiali di velocità sulle acque del Lago di Como, pilotando un’imbarcazione equipaggiata dal motore della Ferrari F430 alla media di 123,288 e 122, 035 km/h sul chilometro lanciato. Non era la prima volta che in motonautica si utilizzavano motori Ferrari per gareggiare e stabilire primati di velocità. Già nel 1953 una barca era stata dotata del propulsore della 375 F1, la prima vettura di Maranello a vincere un Gran Premio. Si trattava del Timossi Ferrari Arno XI che sul Lago d’Iseo, pilotato da Achille Castoldi, aveva raggiunto la velocità massima di 242,708 km/h. L’impresa di Molinari del 2007 cadeva ad una settimana dall’evento celebrativo per i 60 anni dell’azienda. 

    20/6. Nel 2004 Michael Schumacher vince per la settima volta – la sesta su una Ferrari – il Gran Premio del Canada a Montreal. Il tedesco precede il fratello Ralf, su Williams, e il compagno di squadra Rubens Barrichello. Dopo la gara viene però riscontrata una irregolarità sulla monoposto inglese e così la Scuderia Ferrari si ritrova a festeggiare la doppietta numero 66 della propria storia. La stagione di Michael fino a quel momento era stata impressionante, con sette vittorie nelle prime otto gare dell’anno, e avrebbe infatti portato alla conquista del settimo titolo mondiale subito dopo l’estate, in Belgio, l'ultimo per Schumacher, il quinto con la Casa di Maranello.