Imola segna l’inizio della stagione europea

Maranello 14 maggio 2025

Dopo le trasferte in Oceania, Asia e America, la Formula 1 torna finalmente in Europa e lo fa nel cuore pulsante dell’Italia, a pochi chilometri da Maranello. Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna – il quarto da quando l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari è tornato nel calendario del Mondiale – è la prima delle due gare di casa della Scuderia Ferrari HP che potrà contare sull’incrollabile affetto dei propri tifosi. 

La pista. Il tracciato di Imola è di antica concezione e anche per questo incontra il consenso dei piloti, che si divertono un mondo a guidare sui saliscendi che contraddistinguono l’inizio della catena degli Appennini. Nella sua attuale configurazione, il primo settore è il più impegnativo: propone infatti il lungo rettilineo dei box, sul quale è possibile aprire il DRS, seguito poi due chicane da alta velocità – le varianti del Tamburello e la curva Villeneuve che porta all’impegnativa frenata della Tosa – con insidiose vie di fuga in ghiaia. Il più piccolo errore, dunque, può costare decimi preziosi in qualifica e addirittura delle posizioni in gara. Il secondo settore prevede una ripida salita verso la curva Piratella, una delle più belle dell’intero campionato, dopo la quale si scende nuovamente a picco verso le velocissime pieghe a destra delle Acque minerali, dove i piloti dovranno azzeccare alla perfezione il punto di frenata per portare la giusta velocità nel terzo e ultimo settore, che porta all’unico detection point per il DRS di tutta la pista. Non sono molti i tratti favorevoli per i sorpassi, ma il rettilineo principale offre buona opportunità. Proprio per questo la qualifica assumerà un ruolo chiave. Anche in gara sarà importante la posizione in pista: per questo è probabile che la gara sarà a un singolo stop per minimizzare la possibilità di prestarsi ad un undercut.

Programma. Dopo il weekend di Miami con il formato Sprint, a Imola si torna allo schema tradizionale: venerdì ci saranno dunque due sessioni di prove libere (alle 13.30 e alle 17.00 CEST); sabato le prove libere 3 (12.30 CEST) precederanno le qualifiche delle 16. Il Gran Premio (63 giri pari a 309,049 km) prenderà il via alle 15.

Frédéric Vasseur - Team Principal

Dopo le prime sei gare, disputate in tre continenti diversi, iniziamo la fase europea del campionato a Imola. Dall’ultimo Gran Premio, abbiamo lavorato intensamente a Maranello, curando ogni dettaglio in vista della prossima gara con l’obiettivo di massimizzare il potenziale del nostro pacchetto e mettere Charles e Lewis nelle condizioni di esprimersi al meglio su un tracciato impegnativo. Inoltre, potremo contare sul supporto dei nostri tifosi Italiani e siamo molto lieti di questo.

FERRARI STATS

GP disputati: 1104
Stagioni in F1: 76
Debutto: Monaco 1950 (A: Ascari 2nd; R. Sommer 4th; L. Villoresi ret.)
Vittorie: 248 (22.46%)
Pole position: 253 (22.91%)
Giri più veloci: 263 (23.82%)
Podi: 830 (25.06%)

FERRARI STATS GP DISPUTATI A IMOLA

GP disputati: 31
Debutto: Italian GP (J. Scheckter 8°; G. Villeneuve ret.)
Vittorie: 8 (25.81%)
Pole position: 6 (19.35%)
Giri più veloci: 10 (32.26%)
Podi: 25 (26.88%)

Tre domande a...
Antonio Giovinazzi – RESERVE DRIVER, SCUDERIA FERRARI HP

1. Parlaci delle caratteristiche della pista dell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.

Innanzitutto, per noi Imola è la gara di casa quindi la prima cosa inconfondibile, prima di scendere in pista, sono i tantissimi tifosi che vengono a supportare la Ferrari. Questo rende ancora più speciale la gara, che a me piace tanto perché si corre su un tracciato “old style” e molto tecnico. A Imola si salta sui cordoli anche in Formula 1, non è facile sorpassare perché la pista è molto stretta e l’asfalto ha tanto grip. Sembra quasi di correre in un circuito cittadino, e ogni errore si paga molto caro! Se dovessi scegliere una curva, direi le Acque Minerali, perché è molto difficile da percorrere. È in discesa, c’è tanto combinato frenata e anche lì è importante usare bene i cordoli.

2. Hai recentemente vinto la gara del mondiale Endurance disputata a Imola, davanti ai tifosi italiani: cosa si prova a vincere davanti a loro vestendo i colori Ferrari?

Per me è stata la prima volta in cui ho vinto una gara di casa con la Ferrari. È stato semplicemente fantastico e la sensazione è stata come vincere a Le Mans! È stato un weekend indimenticabile, con tanti tifosi in pista già dal giovedì per spronarci. Tutta la squadra è stata perfetta: la strategia, i pit stop, la macchina! Davvero ancora un grande grazie alla squadra per averci dato la possibilità di ottenere questa bella vittoria. Sotto il podio c’erano tantissime persone che cantavano l’inno insieme a noi, tante bandiere rosse, i fumogeni rossi… una vera festa italiana e una giornata indimenticabile per me. Tutto il weekend lo è stato, veramente. C’erano tante persone già dal giovedì che hanno gioito con noi per la pole e poi per la vittoria. Per noi della macchina #51 è stata la prima vittoria dopo quasi un anno e mezzo, è stata una domenica da ricordare. Sarebbe bello poter replicare subito anche con la Formula 1.

3. Anche quest’anno alterni il ruolo di reserve driver in Formula 1 con quello di titolare nel Mondiale Endurance. Quali sono le similitudini tra i due ambienti e quali le principali differenze?

La prima similitudine è che si guida con la tuta rossa e il Cavallino sul petto. La pressione è tanta e si fa sentire. È una bella pressione, però, perché rappresentare la Ferrari in qualsiasi campionato da pilota italiano è sempre motivo di orgoglio. Per il resto sono campionati diversi: da un lato le corse di durata, dall’altra corse veloci, quindi è difficile confrontarli. Di uguale c’è sempre la voglia di vincere e di primeggiare con i colori Ferrari!

Profilo
Antonio Giovinazzi
Nato il: 14/12/1993
A: Martina Franca (ITA)

Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia-Romagna, numeri e curiosità

45. I prodotti DOP e IGP dell’Emilia-Romagna, un record nazionale che posiziona la regione davanti a Veneto (38) e Lombardia (35). Un sesto dei prodotti alimentari di qualità italiani viene dunque da questo territorio: tra questi spiccano lo squacquerone, la piadina, la mortadella, il parmigiano e l’aceto balsamico, a cui si aggiungono i vini DOC Colli di Imola, prodotti sulle colline del territorio che si trova a cavallo tra le province di Bologna e Ravenna: spiccano Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Barbera, Trebbiano e Chardonnay. Il settore alimentare Made in Italy è uno dei più importanti al mondo: l'intera filiera agroalimentare genera un fatturato di 523 miliardi di euro, coinvolge 1 milione e 200mila imprese che danno lavoro a 3 milioni e 600mila occupati.

76. I sorpassi nelle gare disputate a Imola da quando la Formula 1 è tornata all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari. Nel 2020 ce ne furono appena sei, mentre l’anno seguente – complice la pioggia – il numero salì a 28. Nel 2022 si assistette a tredici sorpassi, mentre nella scorsa stagione, dopo l’annullamento dell’edizione 2023 a causa delle alluvioni che colpirono il territorio circostante l’autodromo oltre alla stessa Imola, ci furono 29 sorpassi.

666. Gli archi del portico di San Luca, il più lungo al mondo con i suoi 3.796 metri. Il portico collega il Santuario di San Luca alla città di Bologna ed è stato costruito tra il XVII e il XVIII secolo. La sua storia si intreccia con quella della Via degli Dei, un percorso ricco di significati storici e culturali che collega la città a Firenze, mentre dal punto di vista architettonico il portico rappresenta un esempio eccellente di ingegneria e arte barocca. Questo luogo è anche oggetto di una gara podistica internazionale che si svolge dal 1977, di notte, e copre un percorso di 9,2 km con una salita di 376 metri di dislivello e una discesa di 385.

740. I metri sul livello del mare di altitudine del Monte Busca, in provincia di Forlì-Cesena, il cosiddetto “vulcano più piccolo d'Italia”. Chi si avventura sull’Appennino Tosco-Emiliano potrebbe imbattersi in un fenomeno davvero particolare: un focolare perenne che erompe da una spaccatura del terreno dando vita a una fontana ardente. Si tratta, tuttavia, di una fuoriuscita di gas che a contatto con l'aria si incendia spontaneamente e non di un fenomeno vulcanico