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    Gran Premio d’Ungheria  Domenica dal sapore amaro

    Il Gran Premio di Ungheria si è rivelato una gara molto più difficile del previsto per la Scuderia Ferrari.

    Budapest 19 luglio 2020

    Il Gran Premio di Ungheria si è rivelato una gara molto più difficile del previsto per la Scuderia Ferrari. Le due SF1000 di Sebastian Vettel e Charles Leclerc hanno faticato per tutta la corsa a trovare un buon passo e di conseguenza il risultato finale non è stato all’altezza delle attese. Sebastian si è infatti classificato sesto, mentre Charles è giunto ai margini della zona punti, undicesimo, dopo essere andato in difficoltà con il primo treno di gomme da asciutto.

    Pista bagnata. La gara ha preso il via su pista bagnata, anche se il temporale che aveva colpito l’Hungaroring alle 13.20 era ormai passato. Alla partenza Seb e Charles, quinto e sesto in griglia, sono scattati bene, con il tedesco quarto dietro a Lewis Hamilton, Lance Stroll e Max Verstappen e subito davanti a Charles. La pista si è rapidamente asciugata e Leclerc è stato tra i primi a rientrare ai box per montare la gomma da asciutto. La scelta della squadra è caduta sulla mescola Soft, mentre al giro successivo è stato il turno di pitstop per Vettel, cui è stata montata gomma Medium per diversificare le strategie. Il tedesco però è rimasto bloccato sulla sua piazzola per sette secondi in più del necessario poiché ha dovuto attendere che in pitlane si liberasse un varco per poter ripartire in sicurezza. Questo intoppo lo ha fatto precipitare all’ottavo posto della classifica.

    Charles in difficoltà. Charles al giro 5 era quinto davanti a Valtteri Bottas, mentre Seb era ancora ottavo davanti alla Red Bull di Alex Albon. Sulla vettura del monegasco, tuttavia, le gomme Soft hanno fin da subito cominciato a presentare problemi di graining costringendo Leclerc a girare più lentamente dei piloti con i quali era in lotta. Bottas poco dopo lo ha infatti superato, mentre Seb ha commesso un errore in curva 12 lasciando passare Albon. In breve tempo anche il thailandese è riuscito a scavalcare Charles che al giro successivo è stato passato pure da Sebastian e alla tornata numero 21 è dovuto rientrare ai box per cambiare nuovamente le gomme. Il monegasco è ripartito con mescola Hard con la prospettiva di andare fino alla bandiera a scacchi.

    Pitstop Seb. Intorno al giro 28 è stato chiaro che la pioggia che era attesa nuovamente sul circuito aveva preso un’altra direzione. Al 31° passaggio dunque la squadra ha deciso di fermare Sebastian facendolo ripartire con gomme Hard, anche in questo caso con l’intento di andare fino al termine della corsa. Al termine della seconda sosta di tutte le vetture di centro gruppo, il tedesco era quinto davanti ad Albon, mentre Charles era decimo davanti a Sainz che però si era appena fermato per montare gomme Hard nuove.

    Finale. Sebastian ha dato il massimo per cercare di portare la quinta posizione fino a sotto la bandiera a scacchi ma nel finale ha dovuto cedere agli attacchi di Albon, che aveva gomme più fresche di cinque giri e ha saputo sfruttare quel vantaggio. Charles, con pneumatici che avevano ormai 50 giri sul battistrada, non è a sua volta riuscito a difendersi dai tentativi di sorpasso di Sainz che al terzo affondo è riuscito a mettere la sua McLaren davanti alla Ferrari nella lotta che valeva l’ultimo punto in palio. Il sesto e l’undicesimo posto del Gran Premio di Ungheria fanno capire quanto lavoro ci sia ancora da fare per ritrovare competitività. Dopo questa iniziale tripletta di gare il Mondiale 2020 ora si ferma per una settimana. Si tornerà in pista a Silverstone domenica 2 agosto per la prima delle due gare in programma sul circuito che il 13 maggio 1950 ha tenuto a battesimo la Formula 1.

    Sebastian Vettel #5

    "Questa prestazione per quel che mi riguarda è stata migliore rispetto a quella della prima gara in Austria. Tuttavia, con il senno di poi, avremmo fatto meglio a prendere qualche rischio in più e a fermarci al giro 3 anziché al 4 per passare da gomme Inter a quelle da asciutto. Ho infatti perso molto tempo ai box aspettando che passassero diverse altre macchine prima che mi facessero segno di andare.

    Alla fine, tuttavia, il massimo a cui potevamo ambire oggi era il quinto o il sesto posto. Nei giri conclusivi ho faticato molto con le gomme e non ho potuto lottare con Alex (Albon) come invece mi sarebbe piaciuto poter fare. Purtroppo non siamo dove vorremmo essere, ma almeno oggi possiamo dire di aver veramente dato tutto quello che avevamo".

    Charles Leclerc #16

    "È stata una gara molto complicata. Non sono sicuro di cosa sia successo, perché non abbiamo fatto modifiche alla vettura eppure oggi era estremamente difficile da guidare, con un bilanciamento che era molto peggiore di quello che avevamo individuato venerdì e sabato, quando eravamo andati meglio delle aspettative. Guidandola, non sembrava nemmeno la stessa macchina e sarà necessario analizzare bene tutti i dati per cercare di capire come mai abbia fatto tanta fatica.

    Ci siamo fermati per montare gomme Soft un po’ prima degli altri e il tempismo è stato buono ma quando sono tornato in pista la linea asciutta era solo una e le gomme hanno dato il meglio quando era impossibile superare. Per questo direi che le Soft si sono dimostrate una scelta non azzeccata. Da quel momento in poi siamo sempre stati piuttosto lenti. Credo che, tutti insieme, abbiamo un bel po’ di lavoro da fare".

    Mattia Binotto Team Principal

    "Una domenica davvero deludente, un risultato difficilissimo da digerire. In qualifica eravamo riusciti a tirare fuori il meglio del potenziale attualmente a disposizione ma in gara non è stato così. Finire doppiati brucia tantissimo, a noi e a tutti i nostri tifosi.

    Ora torniamo a casa dopo una trasferta lunghissima e dobbiamo cercare di fare di tutto per migliorare in ogni modo e su tutti i fronti. Servirà un'analisi chiara da parte di ciascuno e il coraggio di cambiare rotta, se necessario: la dinamica attuale non è accettabile. Non ci sono altre ricette per rimediare a questa situazione".