Per la Scuderia Ferrari il Gran Premio del Canada è sempre stata una tappa molto sentita, soprattutto da quando la gara è ospitata dal circuito semipermanente ricavato sull’isola di Notre Dame, a Montreal. La prima edizione su questo tracciato era stata disputata nel 1978, e aveva visto il trionfo di Gilles Villeneuve al volante della Ferrari 312 T3. Proprio a questo pilota, dopo la sua tragica scomprsa nel sabato del Gran Premio del Nelgio, a Zolder, nel 1982, è stata intitolata la pista che ancora oggi ospita uno dei Gran Premi più attesi della stagione.
L’edizione 1995 della gara canadese è la sesta tappa del Mondiale, e la Ferrari arriva a Montreal avendo concluso sul podio tutti i cinque precedenti Gran Premi ma ancora a caccia del primo successo stagionale. Le qualifiche vedono Gerhard Berger in quarta posizione davanti a Jean Alesi, ma la 412 T2 sembra avere un potenziale in grado di far sperare per il meglio i tecnici del Cavallino Rampante. Al via della corsa il poleman Michael Schumacher mantiene la sua Benetton in prima posizione, mentre alle sue spalle David Coulthard, con la Williams, finisce in testacoda nel corso del primo giro dovendosi ritirare. Il tandem formato da Berger e Alesi supera di slancio l’altra Williams di Damon Hill, portandosi alle spalle di Schumacher, ma al pit-stop sulla macchina di Berger va storto qualcosa e l’austriaco perde più tempo del previsto dovendo cedere svariate posizioni.
Alesi, in seconda posizione, inizia un forcing su Schumacher, il quale nella fase finale della corsa è costretto ad una sosta ulteriore ai box a causa di un problema elettrico, rientrando in pista in settima posizione dopo aver dovuto sostituire il volante che non permetteva al tedesco di cambiare le marce. Una volta in testa Jean gestisce perfettamente la situazione, iniziando un lungo conto alla rovescia che lo accompagna sotto la bandiera a scacchi con mezzo minuto di vantaggio sulla Jordan di Rubens Barrichello. Terzo è Eddie Irvine con la seconda Jordan.
Dopo il traguardo è un tripudio di gioia per Alesi e per tutto il box Ferrari, che attendeva da tempo il primo successo del pilota francese in Formula 1. Una festa proseguita sotto il podio, circondato da una cornice di pubblico con una numerosa rappresentanza di italo-canadesi che tributano a Jean una grande dimostrazione d’affetto per quello che è rimane l’unico successo in Formula 1 del pilota francese. È il più bel regalo che Jean poteva farsi: era infatti l’11 giugno, il giorno del suo 31° compleanno.