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    Season Review 2021 - “Uno sport da uomini”... o no?

    Breaking new ground has always been one of Ferrari's defining traits. Pioneers in innovation, technology, customer relations and also in bringing the world of women to the forefront of motorsport.

    Maranello 25 febbraio 2022

    Essere pionieri è sempre stata una delle caratteristiche distintive di Ferrari. Pionieri nell’innovazione, nella tecnologia, nel rapporto con i clienti e anche nel portare alla ribalta del motorsport il mondo femminile.

    Nel 1951 due francesi, Betty Haig e Yvonne Simon, disputarono la 24 Ore di Le Mans al volante di una 166MM Berlinetta; nel 2007 Nina Jerancic divenne la prima donna a vincere una gara del Ferrari Challenge; nel 2018 Fabienne Wohlvend si laureò campionessa mondiale del Trofeo Pirelli Am, mentre Michelle Gatting è appena diventata la prima campionessa della classifica assoluta della serie continentale.

    Eppure, la danese non è l’unica donna ad essere stata protagonista nel monomarca del Cavallino Rampante: Lisa Clark, ad esempio, si è divisa tra la serie Europe e North America, dove ha avuto modo di incrociare le traiettorie con Eileen Bildman.

    Grazie al duplice impegno, la Clark si è imposta nella classe Interseries mentre Corinna Gostner e Germana Tognella si sono aggiudicate rispettivamente la Coppa Shell e la Coppa Shell Am Ladies.

    La presenza femminile nel monomarca Ferrari si estende anche fuori dall’abitacolo della 488 Challenge Evo, con molte figure impegnate nella parte logistica, organizzativa e sportiva degli eventi per garantirne il successo. Per essere pionieri in tutto, anche nella presenza femminile all’interno del motorsport.