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    Schirò in cerca di conferme

    Valencia 19 giugno 2021

    La doppia vittoria nell’ultimo round che si è disputato a Brno, rappresenta il miglior ritorno possibile sulle scene per Niccolò Schirò. Motivato da questo fantastico risultato, il pilota italiano del team Rossocorsa, si appresta ad affrontare la prossima sfida di Valencia con molte aspettative.

    Il tuo ritorno nella serie, avvenuto nell’ultimo round a Brno, è stato impressionante. Conosciamo le tue doti velocistiche ma non era scontato aspettarsi di vederti subito così competitivo. Come hai affrontato il weekend ceco per riuscire a battagliare da subito per la vittoria?

    “Sinceramente è stata una sorpresa anche per me, in particolare perché era la mia prima volta sul circuito di Brno. Devo dire che è stato fondamentale il supporto del mio team e dei miei istruttori. In effetti, fin dai primi giri sul tracciato ho avuto ottime sensazioni, anche se, a dire il vero nelle qualifiche non sono stato eccezionale, poi però in gara mi sono scoperto piuttosto competitivo. Quindi sono molto soddisfatto e spero di ripetermi qui a Valencia”.

    Sei un pilota, un tutor per alcuni dei protagonisti del Ferrari Challenge e, in alcuni casi, anche uno dei commentatori per le gare della serie trasmesse in Italia da Sky. Qual è il ruolo più impegnativo tra i tre?

    “Senza dubbio il ruolo di tutor è molto impegnativo perché devi saper trasmettere le tue competenze ad altri piloti. Devi saper trasmettere anche le sensazioni e le giuste impressioni quando ti trovi sul sedile del passeggero. Ovviamente, però, non voglio sminuire il ruolo del pilota, che ovviamente richiede la massima e costante concentrazione per tutto il tempo della gara e non solo. Per motivi differenti, ma sono entrambi impegnativi”.

    Nel 2019 sei stato in lizza sino alla fine per il titolo nel Trofeo Pirelli, al volante della 488 Challenge. Ritorni ora con la versione Evo. Quali sono le differenze maggiori tra i due modelli dal punto di vista del pilotaggio?

    “La prima differenza che ho notato fin dal primo approccio è l’aerodinamica: Ferrari 488 Challenge Evo ti permette di affrontare con semplicità le curve a velocità più elevate. Trovo che, per quanto riguarda lo stile di guida, si avvicini maggiormente alla GT3, auto che io personalmente ho amato perché mi faceva sentire davvero all’interno di una competizione”.