Sfida finale per tre titoli
Ci si gioca tutto in sessanta minuti in tre delle quattro classi in cui è suddiviso il Ferrari Challenge Trofeo Pirelli Europe. Se Hendrik Viol (Scuderia Praha Racing) ha messo la parola fine alla lunga rincorsa al titolo del Trofeo Pirelli Am, iniziata forse già dalla passata stagione quando il ceco rimase a lungo in corsa per la vittoria finale, nelle altre tre l’ultimo appuntamento di Spa-Francorchamps ha se possibile ancor di più rese incerte le due gare dell’ultimo round all’Autodromo Internazionale del Mugello.
Sul circuito di Scarperia, prima della gara delle Finali Mondiali prevista per domenica 25 ottobre, infatti, ci sarà ancora da scrivere l’ultima pagina, quella decisiva, della serie europea.
Il titolo del Trofeo Pirelli è un affare tutto svizzero. Gli elvetici Felix Hirsiger (Ineco – Reparto Corse RAM) e Jasin Ferati (Emil Frey Racing) hanno dato vita, infatti, a una sfida prolungata e avvincente, con sorpassi e controsorpassi in pista e in classifica. Dopo la tappa belga, la graduatoria sorride ancora ad Hirsiger ma il suo successo in Gara 1 non è servito a contenere la rimonta del rivale. Ferati, infatti, dopo aver accompagnato il connazionale sul podio della prima prova, ha approfittato dell’uscita di scena di Hirsiger in Gara 2 per mettere a segno un recupero di 8 punti. Proprio otto sono le lunghezze che separano i primi due della classifica prima di due sfide in Toscana che si preannunciano vibranti quanto incerte.
Detto della parola fine messa alla corsa al titolo da parte di Hendrik Viol nel Trofeo Pirelli Am, dove al Mugello ci si sfiderà per gli altri posti sul podio tra Michael Verhagen (Ferrari Warszawa), Marco Zanasi (Motor Service – Pinetti Motorsport) e Andrew Morrow (Charles Hurst), l’attenzione sarà puntata sulla Coppa Shell e sulla Coppa Shell Am.
A succedere nell’albo d’oro della Coppa Shell ad Henry Hassid punta con le maggiori chances di riuscita Manuela Gostner (Ineco – Reparto Corse RAM) forte di un vantaggio di 27 punti su John Dhillon (Formula Racing) e di 29 su Oscar Ryndziewicz (Kessel Racing). L’altoatesina, dopo un avvio difficile proprio nelle due tappe italiane di Monza e Misano, ha tenuto un rendimento costante e il secondo posto di Gara 2 a Spa ha raffreddato in parte i tentativi di rimonta degli avversari. Con una vittoria a testa in Belgio, però, Dhillon e Ryndziewicz – quest’ultimo ha collezionato 76 dei suoi 96 punti negli ultimi 3 round – non sembrano voler alzare bandiera bianca.
Anche nella Coppa Shell Am che, prima di Spa, sembrava prendere la strada di casa di Sven Schömer (Penske Hamburg Motorsport), tutto è ancora in gioco. Il percorso netto di Jan Sandmann (Kessel Racing) con due vittorie, due pole e due giri veloci, ha accorciato la distanza in testa tra i due tedeschi, ora separati di soli dieci punti. La sfida in Toscana sembra essere ridotta ai due tedeschi anche se alle loro spalle non è ancora matematicamente fuori dai giochi Andreas König (Emil Frey Racing) staccato di 32 punti dal leader.