A tu per tu con Mike Dewhirst, vincitore della Coppa Shell del Ferrari Challenge UK
“Vincere il campionato era sicuramente l’obiettivo, ma nulla si può dare per scontato. In questa serie i piloti sono in gamba, ce l’ho messa tutta per ottenere la vittoria finale”. Mike Dewhirst (Dick Lovett Swindon) è raggiante: è il campione 2025 del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli UK nella Coppa Shell. Nel 2024 il titolo gli era scappato nella battaglia contro Robert Rees. Si è rifatto con gli interessi in questa stagione, nella quale ha ottenuto 158 punti, frutto di sei trionfi e quattro secondi posti.
Quali sono stati i momenti più belli della stagione?
“A Oulton Park, quando ho superato Paul Simmerson all’ultimo respiro, è stato incredibile. Anche la seconda gara in Navarra è un bel ricordo. E a Donington l’intero weekend è stato fantastico: due vittorie, due pole position, due giri veloci. Quel fine settimana ha davvero fatto pendere la bilancia del campionato a mio favore. Non ci sono state gare terribili nella mia stagione, solo qualche frustrazione, ma a parte questo sono felice”.
La Ferrari 296 Challenge è stata una novità per tutti. Come ti sei sentito al volante?
“È fantastica da guidare, divertente, super veloce. Riduce molto i tempi sul giro e si può osare. Si adatta bene al mio stile di guida, come a quello di tanti altri. Infatti è una serie competitiva: i circuiti sono impegnativi, ma ci si diverte”.
Una curiosità: come è nata la tua passione per il motorsport e l’automobilismo?
“Sono sempre stato interessato agli sport motoristici. Sono cresciuto negli anni ‘80 guardando la Formula 1. Patrick Head e Frank Williams della Williams erano quasi degli idoli e Nigel Mansell un’icona. In quel momento correvano Senna, Prost, Piquet e un sacco di altri piloti straordinari che ti facevano davvero appassionare. Ammiravo la tecnologia e l’ingegneria che c’era dietro alle monoposto, d’altronde sono un ingegnere. La combinazione tra sport, tecnologia e ingegneria mi affascina”.
Poi è arrivata la passione anche per il marchio Ferrari?
“Insomma, chi non ha una passione per la Ferrari? È il marchio più iconico dell’industria automobilistica. È una di quelle cose che, quando sei giovane, sembrano quasi irraggiungibili. Poi, quando raggiungi una posizione che ti permette di ottenere una Ferrari, inizi a chiederti se dovresti farlo. Ad un certo punto ho realizzato che poteva essere una possibilità e mi sono lasciato coinvolgere, realizzando un sogno”.
La sfida con Peter Hunter è stata appassionante per tutta la stagione. Come l’hai vissuta?
“Quest’anno Peter era un pilota diverso, si è trasformato. Ha lavorato molto sulla sua guida, ha fatto passi da gigante e a volte mi ha messo sotto pressione. È stato divertente gareggiare contro di lui. La lotta è stata corretta, con lui come con Paul Simmerson”.
C’è un bel rapporto tra voi piloti o sbagliamo?
“Sì, è così, siamo diventati buoni amici. Penso che non ci sia neanche una persona in griglia con la quale non vada d’accordo, infatti, erano tutti felici della mia vittoria in campionato. Questa è una serie bella e amichevole. Parliamo tra di noi, ci confrontiamo, ci forniamo consigli a vicenda, c’è cameratismo: tutti i piloti si supportano. E poi il bello del Ferrari Challenge è che siamo tutti uguali, in pista con le stesse auto. Non ti puoi comprare un posto in prima fila sulla griglia di partenza. Se sei più veloce è “perché sei più veloce”. In altre serie non sei mai del tutto sicuro delle tue capacità da pilota, in rapporto agli altri. Un’altra cosa del Ferrari Challenge che apprezzo è l’ospitalità e l’organizzazione, che rendono l’esperienza molto piacevole”.
Una caratteristica che notiamo dall’esterno è che, dentro l’abitacolo, sei freddo e non soffri la pressione. È così?
“Penso di sì. Mi piace spingere al massimo, guidare veloce e ottenere i tempi sul giro. Tutti vogliamo essere i più veloci in ogni giro, in ogni curva. Ma quando sai che non puoi esserlo, devi accettarlo e guidare entro i limiti della situazione. Quindi, se stai guidando con pneumatici usati, puoi andare solo a una certa velocità”.
Difenderai il titolo nel 2026?
“Mi piacerebbe tornare a difendere il titolo nella Coppa Shell”.