“Puntiamo alla qualità dei ricavi più che ai volumi. Credo sia questa la miglior spiegazione degli straordinari risultati finanziari nel 2024, trainati da un forte mix prodotto e da una crescente domanda di personalizzazioni. Su queste solide basi, ci aspettiamo una robusta crescita anche nel 2025, che ci permetterà di raggiungere la fascia alta della maggior parte dei nostri target di profittabilità per il 2026 con un anno di anticipo” ha dichiarato Benedetto Vigna, Amministratore Delegato di Ferrari. “I risultati dello scorso anno riflettono un grande lavoro di squadra in tutte le anime della Società, fondamentale anche per una stagione sportiva molto competitiva. La volontà di progresso, che ci caratterizza da sempre, ha portato a un’innovazione nelle infrastrutture – con l’inaugurazione dell’e-building – e nei prodotti, evidenziata al meglio dalla nuova supercar, la Ferrari F80. Inoltre, abbiamo puntato all’innovazione nella R&S con il nuovo E-Cells Lab, che rafforzerà ulteriormente le nostre conoscenze elettrochimiche per prepararci al futuro. E proprio di futuro vi parleremo il prossimo 9 ottobre al nostro Capital Markets Day.”
Nel 2024 le vetture consegnate hanno raggiunto le 13.752 unità, con un incremento dello 0,7% rispetto all’anno precedente.
La ripartizione geografica rispecchia la strategia di allocazione della Società per preservare l’esclusività del marchio. Durante l’anno la regione EMEA ha registrato un aumento di 141 unità, le Americhe hanno riportato un incremento di 192 unità, la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno registrato una diminuzione di 328 unità e la regione Resto dell’APAC ha riportato un aumento di 84 unità.
Nel corso dell’anno l’aumento delle consegne è stato trainato dalla Ferrari Purosangue e dalla Roma Spider, insieme con la 296 GTS. Le consegne della famiglia SF90 XX e della 12Cilindri sono iniziate nel secondo semestre, mentre quelle della 812 Competizione A, vicina alla fine del ciclo di vita, sono diminuite. Nel corso dell’anno sono giunte a fine produzione la Portofino M, la SF90 Stradale, la 812 GTS, la 812 Competizione e la Roma. Le consegne della Daytona SP3 sono aumentate rispetto all’anno precedente, in linea con i piani.
Tra i prodotti consegnati nel 2024 sono compresi dieci modelli con motore a combustione interna (ICE) e sei modelli a motore ibrido, che hanno rappresentato rispettivamente il 49% e il 51% delle consegne totali.
Totale ricavi netti
Nel 2024 i ricavi netti si sono attestati a Euro 6.677 milioni, in crescita dell’11,8% o del 13,4% a cambi costanti(1).
I ricavi da Automobili e parti di ricambio sono stati pari a Euro 5.728 milioni (in crescita dell’11,9% o 13,7% a cambi costanti), grazie al mix prodotti e geografico più ricco e al maggiore contributo delle personalizzazioni.
L’aumento dei ricavi da Sponsorizzazioni, proventi commerciali e relativi al marchio a Euro 670 milioni, +17,1% o +17,6% a cambi costanti, è attribuibile principalmente alle nuove sponsorizzazioni e alle attività lifestyle.
La voce Altro è rimasta invariata, con i maggiori ricavi dei servizi finanziari controbilanciati dalla diminuzione del contributo del contratto con Maserati, giunto a termine nel 2023.
I cambi, inclusi quelli di transazione, di conversione e comprensivi delle operazioni di copertura, hanno avuto un impatto negativo per Euro 85 milioni, in particolare il Dollaro Statunitense, lo Yen Giapponese e lo Yuan Cinese.
EBITDA e Utile operativo (EBIT)
Nel 2024 l’EBITDA si è attestato a Euro 2.555 milioni, in crescita del 12,1% rispetto all’anno precedente e con un margine dell’EBITDA del 38,3%.
Nel 2024 l’EBIT è stato pari a Euro 1.888 milioni, con un aumento del 16,7% rispetto all’anno precedente e un margine dell’EBIT del 28,3%.
La variazione molto forte e positiva del mix / prezzo per Euro 386 milioni è dovuta principalmente all’arricchimento del mix prodotti, sostenuto dalle consegne della Daytona SP3 e di alcune 499P Modificata, all’aumento delle personalizzazioni e al mix geografico positivo trainato dalle Americhe.
I costi industriali e i costi di ricerca e sviluppo hanno evidenziato un incremento di Euro 19 milioni, dovuto principalmente alle maggiori spese per attività racing e di innovazione, in parte controbilanciate dalla diminuzione degli ammortamenti attribuibile in prevalenza alla fine del ciclo di vita di alcuni modelli.
L’incremento di Euro 92 milioni della voce SG&A riflette principalmente le continue iniziative in software, infrastruttura digitale e sviluppo dell’organizzazione, così come gli investimenti nel marchio.
Le altre variazioni sono positive per Euro 71 milioni, principalmente grazie alle nuove sponsorizzazioni e alle attività lifestyle, in parte controbilanciate dai maggiori costi dovuti al migliore posizionamento nel campionato 2024 di Formula 1.
I proventi finanziari netti dell’esercizio si sono attestati a Euro 1 milione rispetto agli oneri finanziari netti pari a Euro 15 milioni dell’anno precedente, un risultato riconducibile principalmente all’impatto netto positivo dei cambi e ai maggiori interessi sulla liquidità detenuta dal Gruppo.
Nel corso dell’esercizio l’aliquota fiscale effettiva([10]) è stata pari al 19,2% e riflette principalmente la stima dei benefici attribuibili al Patent Box e agli incentivi fiscali per le spese agevolate relative a ricerca e sviluppo e investimenti.
Di conseguenza, l’Utile netto dell’esercizio è stato pari a Euro 1.526 milioni, in aumento del 21,3% rispetto all’anno precedente, e l’Utile diluito per azione dell’esercizio si è attestato a Euro 8,46, rispetto a Euro 6,90 nel 2023.
La generazione di free cash flow industriale, estremamente solida e pari a Euro 1.027 milioni, è stata trainata dall’aumento dell’EBITDA, in parte controbilanciato dalla variazione negativa di capitale circolante, fondi e altre voci per Euro 100 milioni, da spese in conto capitale([11]) per Euro 989 milioni e da imposte pagate per Euro 400 milioni.
L’indebitamento industriale netto(1) al 31 dicembre 2024 è stato pari a Euro 180 milioni, rispetto a Euro 99 milioni al 31 dicembre 2023. La variazione riflette anche una remunerazione complessiva agli azionisti pari a Euro 1.021 milioni, sostanzialmente allineata alla generazione di free cash flow industriale dell’esercizio, con riacquisti di azioni proprie e dividendi distribuiti([12]) rispettivamente pari a Euro 581 e Euro 440 milioni. Al 31 Dicembre 2024 la liquidità complessiva disponibile era pari a Euro 2.292 milioni (Euro 1.722 milioni al 31 dicembre 2023), incluse linee di credito committed inutilizzate per Euro 550 milioni.
Guidance 2025, in base alle seguenti ipotesi per l’anno e all’attuale regime di dazi doganali:
Eventi salienti del quarto trimestre 2024:
Eventi successivi: