FERRARI CAPITAL MARKETS DAY PUNTANDO A NUOVI TRAGUARDI

  • Ferrari incrementa la guidance del 2025, superando così i target di profittabilità del piano strategico al 2026 con un anno di anticipo

  • Il forte mix prodotti sostiene durante il piano i ricavi, pari a Euro ~9,0 miliardi, e l’EBITDA, pari ad almeno Euro 3,6 miliardi nel 2030

  • Continua innovazione sul prodotto per il lungo termine, con investimenti cumulati pari a Euro ~4,7 miliardi nel corso del piano, con una parte significativa dedicata alla prossima generazione di auto sportive

  • Robusta generazione di free cash flow industriale pari a Euro ~8,0 miliardi nel periodo di piano e miglioramento del rapporto di conversione dell’EBITDA in flussi di cassa a più del 50%

  • Remunerazione degli azionisti pari a Euro ~7,0 miliardi, ugualmente suddiviso tra un nuovo programma di riacquisto delle azioni proprie e dividendi, con un aumento del dividend pay-out dal 35% al 40% dell’utile netto rettificato

 

Maranello (Italia), 9 ottobre 2025 – Ferrari N.V. (NYSE/EXM: RACE) (“Ferrari” oppure la “Società”) ha oggi presentato al proprio Capital Markets Day i target di profittabilità(1) per la fine del decennio.

La società si avvicina alla conclusione del piano strategico 2022-2026 nel pieno rispetto degli impegni assunti. Infatti, Ferrari incrementa la guidance del 2025, superando così con un anno di anticipo i target di profittabilità del piano al 2026.

Nel Piano Strategico 2030, Ferrari punta a raggiungere ricavi netti di circa Euro 9,0 miliardi, con un tasso di crescita annuale composto di circa il 5%, trainato principalmente da Sports Cars e dalle altre attività legate alle vetture, sostenuto dalla visibilità garantita dal portafoglio ordini. Tale aumento dei ricavi è determinato dall’arricchimento del mix prodotto, insieme alle personalizzazioni. Anche i ricavi provenienti dalle attività Racing e Lifestyle contribuiranno positivamente alla performance della Società.

L’EBIT raggiungerà almeno Euro 2,75 miliardi nel 2030, con un margine di almeno il 30%, grazie al forte mix prodotto, inclusi i modelli in edizione limitata, l’arricchimento della gamma prodotto e le personalizzazioni. Anche i volumi contribuiranno positivamente, seppur in misura minore. I costi industriali e di ricerca e sviluppo cresceranno principalmente per ammortamenti legati al prodotto e alle infrastrutture sviluppate, per le attività di racing e per le spese di ricerca sulle auto sportive. Anche le spese SG&A aumenteranno in linea con l’evoluzione del fatturato, riflettendo le attività di comunicazione e marketing, il lifestyle e lo sviluppo dell’organizzazione.

Di conseguenza, nel 2030 la Società si pone l’obiettivo di raggiungere un EBITDA di almeno Euro 3,6 miliardi, con un margine EBITDA almeno pari al 40%. Questa forte profittabilità si traduce in una significativa generazione di free cash flow industriale e in un miglioramento del rapporto di conversione dell’EBITDA in flussi di cassa a oltre il 50%. Infatti, Ferrari mira a generare un free cash flow industriale cumulato di circa Euro 8,0 miliardi nel periodo 2026-2030, sostenuto principalmente dalla crescente profittabilità, parzialmente compensata da investimenti cumulati per circa Euro 4,7 miliardi e da altre variazioni operative.

Ferrari pubblica oggi i seguenti target finanziari:

La Società ha deciso di proporre un aumento nella remunerazione agli azionisti, con:

  • un aumento del dividend pay-out al 40% dell’utile netto rettificato a partire dai risultati dell’esercizio 2025, che conduce a un dividendo cumulato di circa Euro 3,5 miliardi dal 2027 al 2031, e

  • un nuovo programma di riacquisto di azioni proprie per circa Euro 3,5 miliardi, da eseguire dal 2026 fino al termine del piano, in linea con l’andamento della generazione di free cash flow industriale.

 

1 Per le note complete e le definizioni delle misure finanziarie non-GAAP si rimanda ai documenti pubblici
2 Sulla base delle attuali normative in materia di dazi di importazione ed emissioni
3 Calcolato in base al numero medio ponderato diluito di azioni ordinarie al 31 dicembre 2024 (179.992 migliaia)
4 Calcolato in base al numero medio ponderato diluito di azioni ordinarie al 30 giugno 2025 (178.648 migliaia)