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    Q&A: Nicklas Nielsen

    Maranello 08 maggio 2020

    Uno dei giovani più promettenti del panorama GT, nominato recentemente pilota ufficiale di Ferrari Competizioni GT, è Nicklas Nielsen, l’ospite della rubrica in cui gli appassionati della Casa di Maranello possono dialogare con i loro beniamini. Il danese, campione della European Le Mans Series è attualmente in testa nella classifica LMGTE Am del FIA WEC che affronta assieme a François Perrodo e Emmanuel Collard sulla 488 GTE di AF Corse. Nicklas ha risposto così ad una selezione tra le domande raccolte attraverso i profili social @FerrariRaces.

    D: Qual è il tuo piano di allenamenti?

    R: “Normalmente vado a correre al mattino mentre nel pomeriggio vado in palestra. Di tanto in tanto vado anche in piscina anche se adesso quest’ultima e la palestra non sono più un’opzione percorribile. Fortunatamente a casa ho alcuni pesi dunque posso continuare a prepararmi”.

    D: Qual è la tua Ferrari preferita?

    R: “Relativamente alle Ferrari del passato, senza dubbio la F40. Considerando le vetture più recenti direi la 488 Pista nell’allestimento Piloti Ferrari e la F12tdf”.

    D: Hai qualche pilota del GT a cui ti ispiri?

    R: “Onestamente no. Ammiro molti piloti che fanno un ottimo lavoro sia dentro che fuori la pista, ma non ce n’è uno che prenda a modello più di altri. Andando invece ad ampliare il discorso, un pilota che ho sempre amato è Michael Schumacher. Mi ricordo che guardavo sempre le sue gare quando ero un ragazzino”.

    D: Quando hai deciso o scoperto di voler diventare un pilota?

    R: “Molti anni fa! Mio padre mi regalò un kart quando avevo tre anni e mezzo e ogni fine settimana andavamo a girare in pista. Penso di aver capito di voler diventare un pilota a otto anni, quando ho iniziato a gareggiare. Da quel momento ho sognato di farlo per professione”.

    D: Cosa hai provato ad essere nominato pilota ufficiale Ferrari?

    R: “Ero assolutamente felice ed orgoglioso. Ho sempre sognato di correre per Ferrari, dunque essere nominato pilota ufficiale è un sogno che si avvera. D’altronde, chi non sogna di guidare per Ferrari?”.

    D: Quali sono le differenze tra la 488 Challenge e la 488 GTE?

    R: “Sono ovviamente vetture diverse. Ho guidato la 488 Challenge nel 2017, mentre la 488 GTE nel 2019. Quando sono salito per la prima volta su quest’ultima mi sono trovato immediatamente a mio agio. Penso che le competenze di base che avevo acquisito al volante della 488 Challenge siano state molto utili per la 488 GTE. Sono vetture molto belle da guidare”.

    D: Quale gara consideri memorabile nella tua carriera?

    R: “Ce ne sono due fino ad oggi. Una è indubbiamente quella delle Finali Mondiali del 2017 al Mugello. Fu la mia prima gara con una vettura di Maranello e fu in quell’occasione che ebbi modo di conoscere la grande famiglia Ferrari ed iniziò la mia carriera con il Cavallino Rampante. La seconda è la mia gara di esordio nel WEC, a Silverstone, nel 2019. Non sapevo cosa aspettarmi non avendo mai affrontato questo campionato. Sapevo però di poter contare su una grande vettura e che sarei stato competitivo ma la gara può sempre riservare delle sorprese. Invece siamo stati bravi ed io sono riuscito a vincere al debutto”.

    D: Qual è l’episodio più strano che ti sia capitato in gara?

    R: “So che alcuni piloti raccontano di episodi bizzarri capitati loro durante una corsa ma, ad essere sincero, a me non sono capitati o, quantomeno, non ce n’è uno che mi ricordi particolarmente”.

    D: Qual è il tuo obiettivo nelle gare e nella vita?

    R: “Senza alcun dubbio vincere la 24 Ore di Le Mans, mentre in generale essere in grado di fare un buon lavoro e vincere più titoli possibili con Ferrari. Abbiamo un’ottima vettura, una grande squadra e dunque spero di riuscirci”.

    08 maggio, 2020