Ferrari logo

    Ferrari quinta in LMGTE Am a Le Mans

    Ferrari GTE

    Le Mans 11 giugno 2023

    È la 488 GTE numero 54 di AF Corse a conquistare il miglior piazzamento tra le sette Ferrari schierate al via della classe LMGTE Am alla 24 Ore di Le Mans del Centenario, quarta prova del FIA World Endurance Championship 2023. Sul Circuit de la Sarthe, che ha celebrato lo straordinario successo della 499P del Cavallino Rampante nella classe Hypercar, la vettura affidata a Thomas Flohr, Francesco Castellacci e Davide Rigon si è resa protagonista di una prova convincente e costante in tutte le fasi dell’iconica corsa francese, chiudendo con il pilota ufficiale al volante in quinta posizione di classe.

    Più indietro le altre vetture di Maranello, che registra il positivo ottavo posto della numero 100, portata in pista in Francia dal team Walkenhorst Motorsport, con i piloti americani Chandler Hull e Jeffrey Segal e l’indonesiano Andrew Haryanto e il nono della numero 74 di Kessel Racing, affidata a Kei Cozzolino, Yorikatsu Tsujiko e Naoki Yokomizo, entrambe iscritte solo alla prova di Le Mans. 

    Termina prima della bandiera a scacchi la prova della seconda vettura di Kessel Racing, la numero 57 che ha visto scendere in pista Takeshi Kimura, Scott Huffaker e l’ufficiale Daniel Serra che nel tentativo di recuperare posizioni ha toccato un muretto concludendo la gara a meno di tre ore dalla fine naturale. 

    Ancora più sfortunata la prova della 488 GTE di JMW Motorsport, con Louis Prette, Giacomo Petrobelli e Thomas Neubauer costretti ad abbandonare la contesa nella notte di Le Mans, dopo che già si erano ritirati la numero 21 di AF Corse, con Simon Mann, Julien Piguet e Ulysse De Pauw e la numero 83 di Richard Mille AF Corse che, dopo aver fatto registrare la velocità più alta con il pilota ufficiale Alessio Rovera, scattato dalla quinta posizione in griglia, e lo stint di Luis Perez Companc, veniva eliminata dall’improvviso e violento temporale che ha interessato solo una parte del circuito di 13,626 chilometri della Sarthe dopo alcune ore dal via. La terza rappresentante del team piacentino, la francese Lilou Wadoux ha perso la vettura, a causa dell’abbondante acqua sul tracciato, andando a sbattere, ma fortunatamente senza preoccupanti conseguenze fisiche. 

    Davide Rigon, 488 GTE #54 AF Corse: “La gara era iniziata bene, dimostrando di poter fare grandi cose con la macchina e anche con la strategia di squadra. Ho guidato tanto e sono stato anche per diverso tempo in testa ed è davvero emozionante farlo qui a Le Mans. Poi con il passare del tempo ci siamo accorti che ci mancava qualcosa rispetto agli altri per questioni di BoP e non abbiamo potuto mantenere la vetta. Guidare questa vettura è sempre molto bello e mi dà grandi soddisfazioni. Comunque siamo contenti del risultato, sono anche punti importanti per la classifica e va bene così.
    Voglio fare i miei complimenti a Pier Guidi, Calado e Giovinazzi e alla Hypercar. Sono tutti amici e quello che sono riusciti a fare oggi è qualcosa di storico per Ferrari e per il motorsport”

    Daniel Serra, 488 GTE #74 Kessel Racing: “Era una bella gara, stavamo seguendo una strategia molto buona e ci siamo trovati al comando anche per diverse ore. Sfortunatamente però durante il mio stint, alla curva Indianapolis, ho avuto un problema alla gomma e sono uscito di pista e sono stato costretto al ritiro. Queste sono le corse e bisogna accettarlo. Può accadere. Ora bisogna guardare al futuro e pensare alla prossima gara”.

    Alessio Rovera, 488 GTE #83 AF Corse:: “Peccato per Le Mans, in squadra c’era delusione, ma purtroppo davanti a certi episodi non si può fare niente e le corse sono così. In prova siamo andati bene, ma è difficile fare una valutazione complessiva, anche perché la corsa è durata troppo poco per noi. Nel FIA WEC ora si ragionerà gara per gara, ma abbiamo già voltato pagina perché si riparte da un trittico di gare in tre campionati diversi e tutti davvero competitivi. In stagione mi aspettano ancora tanti impegni e sarà molto stimolante poter ripartire dall’IMSA e da Watkins Glen”.