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Una nuova vita

Solitamente l’ambitissimo Certificato di Autenticità viene conferito ai modelli meno recenti. Ma i meticolosi servizi di restauro del Dipartimento Classiche sono disponibili anche per le “youngtimer” attorno ai vent’anni, assicurando loro longevità e valore
Testo: Chris Rees - Foto: Andrea Ceccarelli

Capolavori come la 250 GTO, la 365 GTB4 “Daytona” o la Dino 246 GT sono i primi modelli che vengono in mente quando si vuole rievocare l’immagine di una Ferrari classica. Si tratta di pietre miliari che occupano un posto speciale, quasi trascendente, nell’universo automobilistico.

Tutti sono in grado di comprendere l’importanza e il valore dei “gioielli della corona” della Casa di Maranello come la 250 GTO, ma per il Dipartimento Ferrari Classiche – istituito nel 2006 con l’obiettivo di proteggere il patrimonio del marchio attraverso servizi di manutenzione, restauro, assistenza tecnica e certificazione – ogni Ferrari è un tesoro che merita le medesime cure e attenzioni.

Ritorno allo splendore: uno di soli 448 esemplari mai realizzati, questa 550 Barchetta Pininfarina del 2001 risplende dopo il perfetto restauro del Dipartimento Classiche di Maranello

Quindi anche i modelli prodotti in tempi più recenti. Questo perché senza alcun dubbio i moderni modelli Ferrari diventeranno i classici di domani, all’interno di un processo dinamico in cui i collezionisti andranno a ricercare di volta in volta modelli più recenti, come per esempio la Testarossa “monospecchio” degli anni ’80.

Di fatto, non esiste un limite di età oltre il quale le auto non possono ricevere il trattamento rigoroso, dedicato e meticoloso di Ferrari Classiche. Ma per ottenere l’ambito Certificato di Autenticità è necessario che un’auto abbia almeno vent’anni. Il dipartimento accoglie a braccia aperte i classici moderni come la 550 Barchetta Pininfarina mostrata qui, un’auto splendida sottoposta di recente a un importante intervento di restauro a Maranello.

“Originale” è la parola chiave. L’essenziale è mantenere le auto in condizioni perfette ma anche rispettare esattamente le specifiche con cui hanno lasciato la fabbrica. Il servizio di certificazione del Dipartimento Ferrari Classiche garantisce che le auto rispecchino l’omologazione originaria e che tutte le sue parti risultino autentiche. Perché questo è così importante? Perché ogni modello è stato creato con un particolare design, studiato per ottenere determinate prestazioni al momento della sua ideazione. Con una qualsiasi modifica, l’auto non è più effettivamente la stessa.

Da sinistra a destra: lo sportello del carburante sul lato passeggero è in tipico stile racing anni '60, mentre il nome del modello è in rilievo sopra la radio e il cambio a sei marce. La vernice, ancora in ottimo stato, ha richiesto solo una lucidatura esperta per far risaltare la brillantezza originaria

Nel tempo, le vetture a volte vengono modificate o equipaggiate con componenti non di fabbrica, per cui perdono la loro caratteristica di originalità. Uno dei principali compiti di Ferrari Classiche è garantire che le vetture siano autentiche, esattamente come lo erano al momento della produzione. Si tratta di salvaguardia del patrimonio culturale. 

Se le auto “comuni” possono essere progettate come beni di consumo dalla durata limitata, ciò non può assolutamente avvenire con le Ferrari. I clienti sono veri e propri “custodi” delle auto, che nel tempo possono avere più di un proprietario. La missione di Ferrari Classiche è prolungare il più possibile la vita delle auto in modo che possano essere godute dalle future generazioni. Inoltre, se le vetture conservano le loro condizioni originarie, mantengono il loro valore elevato.

La splendida 550 Barchetta Pininfarina è appena stata sottoposta a una rigorosa revisione da parte del Dipartimento Ferrari Classiche ed è l’esempio perfetto di una Ferrari classica moderna. Si tratta di un modello speciale, lanciato nel 2000 in soli 448 esemplari. 

Il nome "barchetta" evocava le prime auto da corsa che erano scoperte e si diceva avessero la forma di barche 

Questo esempio particolare, con guida a destra destinato a Singapore, è stato consegnato a luglio 2001. Quando è arrivato al Dipartimento Ferrari Classiche, il contachilometri riportava incredibilmente solo 165 miglia. Quindi è anche l’esempio perfetto per spiegare a che tipo di revisione viene sottoposta una classica “youngtimer” usata pochissimo. Può sorprendere, ma un’auto impiegata di rado solitamente presenta più problemi rispetto a una che viene guidata regolarmente.

È stato necessario sostituire la capote in tessuto così come gli specchi e il parabrezza, e anche i cerchi sono stati rettificati. Gli interni neri con sedili racing erano in buone condizioni, ma la vernice “soft touch” utilizzata in quel periodo per l’abitacolo tende a diventare “appiccicosa” con il passare del tempo, quindi Ferrari Classiche ha riverniciato le superfici assicurandosi che tutti i pulsanti funzionassero perfettamente. 

Gli specchi, il parabrezza e la capote in tessuto della vettura sono stati tutti sostituiti dal reparto Classiche mentre gli interni neri erano ancora in buone condizioni

Per quanto riguarda la meccanica, il motore è stato completamente revisionato, con la sostituzione di tutte le cinghie e dei liquidi. Altri interventi hanno riguardato il controllo delle sospensioni, la revisione degli ammortizzatori, la sostituzione di pneumatici e tergicristalli e la pulizia del serbatoio del carburante. Sul fronte dell’impianto elettrico, si è proceduto a sostituire batteria, connettori ABS e pompe del carburante, mentre è stato revisionato l’impianto antifurto. 

La 550 Barchetta Pininfarina ha ricevuto il suo Certificato di Autenticità comunemente noto come “Libro rosso”, che viene assegnato solo a vetture che hanno più di vent’anni. Questa certificazione garantisce che le auto saranno in ottime condizioni per altri 20 anni e più: un attestato di lunga vita per i moderni modelli di Maranello.