Il 2020 è stato un anno tormentato non solo per la Formula 1 ma per tutto il mondo, segnato dall’emergenza dovuta alla diffusione del Covid-19. In questo scenario, che ha fermato sia le attività agonistiche sia quelle non sportive, la prima luce di speranza è datata 5 luglio, occasione del primo Gran Premio della stagione, che si è svolto sul circuito austriaco di Spielberg.
Una domenica destinata a rimanere nella storia della Formula 1 e non solo: la massima categoria automobilistica è stata il primo sport a livello mondiale a riprendere dopo la pandemia e il primo pensiero è stato proprio dedicato alle vittime del Covid-19, con un messaggio apparso sugli schermi del tracciato prima della gara. Un avvio di stagione davvero particolare che, in questa prima tappa, ha visto i piloti protagonisti anche fuori dal circuito con un’importante iniziativa contro il razzismo, vestendo una maglietta con la dicitura “End Racism”. Un gesto simbolico all’interno di una serie di iniziative portate avanti attraverso l’hashtag #WeRaceAsOne. Inoltre, sulla monoposto SF1000, la Scuderia Ferrari ha anche voluto che apparisse il messaggio #ForzaAlex, per sostenere l’ex pilota e pluricampione paralimpico Zanardi, in gravi condizioni all’ospedale di Siena.
Per la Scuderia Ferrari, anche a livello sportivo, l’esordio stagionale è stato emozionante: i due piloti del Team, Charles Leclerc e Sebastian Vettel, sono stati autori di una parte finale di gara tutta all’attacco che li ha visti effettuare diversi sorpassi. Il risultato finale ha permesso al pilota monegasco di guadagnarsi un secondo posto, undicesimo podio della sua carriera.
Una stagione che, nonostante questo inizio promettente, non ha saputo regalare gioie al pubblico ferrarista. Tre i podi conquistati in tutto durante la stagione, uno dei quali, ottenuto da Leclerc con il terzo posto nel Gran Premio di Gran Bretagna, giornata che ha visto i festeggiamenti per il 70esimo anniversario della Formula 1.
Nota finale, ma non meno importante, la tappa al Mugello: una giornata in pista che ha sancito le 1.000 partecipazioni in Formula 1 della Ferrari, evento a cui è stato dedicato anche il nome della monoposto di questa stagione, la Ferrari SF1000.