In una stagione caratterizzata dagli screzi politici tra Jean Marie Balestre, presidente della FISA – la Federazione Internazionale degli Sporti Automobilistici – e Bernie Ecclestone, a capo della FOCA – l’associazione dei costruttori di F1 – la Ferrari era protagonista in negativo: l’incomprensibile mancanza di competitiva della 312 T5, elaborata sulla base della vettura Campione del Mondo dell’anno precedente, porterà la Scuderia a concludere il Campionato con solo otto punti all’attivo. E neppure la grinta di Gilles Villeneuve nel cercare di sopperire a una monoposto difficile riuscirà a far salire la Ferrari sul podio nel corso di un stagione da archiviare in fretta, che a fine anno vedrà il ritiro di Jody Scheckter dalla Formula 1.