Il Gran Premio d’Australia, tradizionale prova d’apertura del Mondiale, è un appuntamento sempre speciale per squadre e piloti. La lunga attesa invernale termina ufficialmente nel paddock di Albert Park, un luogo nel quale tanti piloti hanno vissuto l’emozione dell’esordio, o l’inizio di stagioni terminate con trionfi Mondiali.
L’edizione 2000 del Gran Premio australiano inizia con una qualifica che vede le due McLaren di Mika Hakkinen e David Coulthard monopolizzare la prima fila davanti alle Ferrari di Michael Schumacher e Rubens Barrichello. Nel box del Cavallino c’è rammarico, poiché Schumacher ha dovuto rinunciare all’ultimo assalto alla pole position a causa di una bandiera rossa esposta per una violenta uscita di pista di Coulthard.
C’è però ottimismo in vista dei 58 giri di gara. La corsa scatta con le due McLaren che precedono Schumacher, la Jordan di Heinz-Harald Frentzen e Barrichello. Dopo sei giri la corsa viene congelata in regime di Safety Car a causa di un incidente tra Eddie irvine e Pedro De La Rosa. Quando la gara riprende Coulthard è costretto al ritiro a causa di un problema idraulico, lasciando la seconda posizione ad uno scatenato Schumacher che inizia a mettere pressione sul leader Hakkinen. Dopo pochi giri la anche la McLaren del finlandese deve abbandonare la corsa per lo stesso problema del compagno di squadra, e una volta in testa Schumacher inizia a gestire la leadership amministrando il vantaggio su Frentzen, riuscito nelle fasi iniziali a respingere gli assalti di Barrichello.
Il box Ferrari decide così di modificare la strategia del brasiliano, passando da una a due soste, e anticipando il primo pit-stop. Una scelta che paga, grazie a un grande ritmo di gara che permette a Barrichello di raggiungere e superare anche lo stesso Schumacher grazie alla minore quantità di carburante imbarcata. Le posizioni si ristabiliscono quando il brasiliano effettua la seconda sosta, tornando in pista dietro il compagno di squadra. Gli ultimi giri diventano un lungo countdown verso la bandiera a scacchi, che celebra un’esaltante doppietta per la Ferrari. Un inizio di stagione perfetto che mette le basi per un anno straordinario.