Alla base del programma dedicato ai giovani piloti della Scuderia Ferrari c’è, come spesso accade, una frase iconica del fondatore: “Amo pensare che la Ferrari possa creare piloti quanto macchine”. Enzo era solito pensare fuori dagli schemi, spiazzare gli osservatori, spingersi oltre i confini conosciuti. Lo faceva con le auto, grazie all’innovazione e la potenza estrema dei motori che sempre le hanno distinte, lo ha fatto anche con i piloti.
I casi più eclatanti sono Niki Lauda e Gilles Villeneuve, messi su una monoposto della Scuderia Ferrari quando ancora erano sconosciuti ai più. Oggi come allora, la Ferrari crede nel valore della formazione, sia per il proprio personale che per i giovani piloti. Nel 2002 Felipe Massa è stato lasciato crescere con calma nel team Sauber in Formula 1 prima di debuttare con la Scuderia Ferrari nel 2006 al fianco di Michael Schumacher. I risultati positivi ottenuti con il brasiliano hanno portato alla fine del 2009 alla nascita della Ferrari Driver Academy. Il primo alunno è stato Jules Bianchi, fresco campione di Formula 3 Euro Series. Nel 2010, per l’inizio vero e proprio del programma, si sono aggiunti Mirko Bortolotti e Daniel Zampieri, seguiti nel 2011 da Sergio Perez, Lance Stroll, Raffaele Marciello e Brandon Maisano. Tre anni dopo vi ha fatto il proprio ingresso Antonio Fuoco, nel 2014 è arrivato Guan Yu Zhou poi, due stagioni dopo, Charles Leclerc.
FDA però non è solo una scuola di pilotaggio. Si tratta di una vera e propria accademia nella quale i ragazzi vengono formati sia fisicamente che nelle discipline che saranno loro utili nel corso della carriera nel motorsport. Del programma di studi fanno parte le lezioni sulle regole dell’automobilismo sportivo, quelle sulla storia dell’azienda e la consulenza legale. Una full immersion nel mondo Ferrari che nel corso degli anni ha visto i piloti dell’Academy crescere e diventare sempre più forti, fino ad approdare in Formula 1, come è stato, almeno fino a questo momento, per quattro allievi. Il più noto? Naturalmente Charles Leclerc, ora titolare della Scuderia Ferrari.
L’angelo custode dei ragazzi di FDA è Jules Bianchi, il primo talento, strappato alla vita nel 2015 in seguito alle lesioni cerebrali riportate nel corso dell’incidente avvenuto al Gran Premio del Giappone del 2014, quando il pilota francese si trovava al volante della Marussia-Ferrari.