Consumo di carburante combinato: 6,5 l/100 km
Emissioni di CO₂ combinato: 153 g/km
Consumo di elettricità combinato: 12,2 kWh/100km
Valori riferiti al 2024
Consumo energetico in equivalente benzina: 7,8 l/100 km
Emissioni di CO₂ derivanti dalla messa a disposizione di carburanti e/o di elettricità: 47 g/km
Classe di efficienza energetica: G
Il valore medio di emissioni di CO₂ di tutti i veicoli nuovi venduti in Svizzera è di 122 g/km (WLTP)
Valore nominale secondo il ciclo di prova WLTP: 118 g/km
In Ferrari il divertimento di guida è caratterizzato da cinque indicatori che vengono utilizzati come target setting nelle fasi di sviluppo. Il primo è l’accelerazione laterale, determinato da velocità e qualità della risposta ai comandi del volante, dalla sensazione di prontezza del posteriore e, di conseguenza, dalla facilità di guida. Per accelerazione longitudinale si intende invece la rapidità e la costanza della curva di risposta al comando dell’acceleratore. Un terzo parametro è quello della cambiata, suddivisa a sua volta in tempi di cambio marcia e sensazione di progressione dei rapporti. Il quarto criterio, la frenata, è volto a determinare il feeling del pedale freno in termini di corsa e risposta. Infine, viene monitorato il livello e la qualità del sound in abitacolo, nonché la sua progressività al crescere dei giri
L’esigenza di riporre il tetto rigido retrattile (RHT) all’interno del vano motore ha suggerito al team del Centro Stile Ferrari guidato da Flavio Manzoni un nuovo disegno per il tonneau cover, le cui geometrie definiscono tratti distintivi rispetto alle Ferrari spider del recente passato.
Se sulla 296 GTB il cofano motore risulta orizzontale e dominato da due archi rampanti, rievocazione della 250 Le Mans, la zona posteriore della 296 GTS assume un aspetto assolutamente unico
Anche sulla 296 GTS l’elemento dominante rimane il caratteristico flying bridge. L’effetto è quello di una cabina compatta e integrata a parafanghi e fiancata, in cui il tema dell’arco rampante viene rafforzato grazie a due inedite nervature dorsali che rappresentano la vera novità di design della vettura.
Il disegno che ne scaturisce integra i tappi carburante e quello di ricarica della batteria ad alto voltaggio alle volumetrie che custodiscono il tetto rigido, evitando distonie architetturali
Sul posteriore della 296 GTS spicca lo spoiler mobile attivo, la cui filosofia è opposta rispetto a quella delle precedenti sportive Ferrari: in passato i flap posti sul diffusore passavano dalla configurazione High Downforce (HD) alla Low Drag (LD) per toccare la velocità massima in rettilineo, mentre sulla 296 GTS l’appendice attiva punta all’aumento di carico. Lo spoiler è integrato nel paraurti; quando il massimo carico non è necessario si nasconde nella tasca ricavata nello specchio di poppa, non appena le accelerazioni superano una data soglia si solleva. I suoi effetti provocano un aumento di 100 kg di carico al posteriore, esaltando il divertimento di guida in condizioni prestazionali e minimizzando lo spazio di arresto
Lo sviluppo dinamico della 296 GTS ha puntato ad aumentare le prestazioni della vettura, a fornire un divertimento di guida ai vertici della categoria e a migliorare la fruibilità di performance e layout ibrido.
Non è mancato lo sviluppo di nuovi componenti, tra cui l’attuatore TMA e il sensore 6w-CDS, o di funzioni, come il controllore ‘ABS EVO’ che utilizza i dati raccolti dal sensore 6w-CDS e lo stimatore di grip integrato con l’EPS, già apprezzati sulla 296 GTB
La fruibilità delle prestazioni ricopre grande importanza sulla 296 GTS: per esempio, la marcia elettrica in modalità eDrive consente di raggiungere una velocità di 135 km/h senza ausilio del motore termico.
In posizione Hybrid il motore termico supporta quello elettrico solo in caso di richiesta di prestazioni superiori.
Gli spazi di arresto su asciutto sono stati sensibilmente accorciati dal nuovo ‘ABS EVO’ e dalla sua integrazione con il nuovo sensore 6w-CDS, che garantisce anche una maggior ripetibilità dell’azione di frenata
Il telaio della 296 GTS è stato opportunamente riprogettato e ottimizzato rispetto a quello della 296 GTB per garantire la massima rigidezza torsionale e flessionale nei confronti di precedenti applicazioni spider, nell’ordine rispettivamente di un +50% e di un +8%.
Le aree oggetto di trattamento sono state principalmente il montante A, il montante B e la zona dei longheroni
L’abitacolo della vettura si sviluppa intorno all’interfaccia full-digital introdotta sulla SF90 Stradale.
Se tuttavia allora si era evidenziata la tecnologia avanzata e la rottura rispetto al passato, sulla 296 GTS si è voluto assimilare il contenuto tecnico all’interno di una veste raffinata.
La connotazione risultante è pura e caratterizzata da notevole eleganza, nonché coerente con il design degli esterni
Gran parte della strumentazione si concentra sul lato del pilota. Il cockpit è ricavato da uno squarcio sulla sellatura della plancia da cui emergono volante e quadro strumenti, sorretto nella parte centrale da due supporti a vista che convergono nella plancia.
Chiudono la figura due satelliti laterali che accolgono un’area capacitiva. La zona passeggero ha un aspetto minimalista; il display offre la possibilità di vivere il viaggio in modo partecipe, quasi come un copilota
La struttura di alcuni componenti, tra cui il pannello porta, è stata totalmente riprogettata per consentire un risparmio totale di oltre 8 kg.
È infine disponibile solamente sull’Assetto Fiorano una livrea ispirata alla 250 LM il cui disegno parte dal paraurti anteriore con una campitura che abbraccia la griglia centrale e ne delinea il contorno, prosegue sul cofano prima e longitudinalmente poi fino ad arrivare al tetto retrattile, al tonneau cover e allo spoiler posteriore